Giustifico il fatto che non andrò da un parrucchiere cinese adducendovi che vado dal parrucchiere 2 volte all’anno e quindi mi merito ancora il parrucco similgay che mi saltella intorno sotto casa per la modica cifra di euri 35. Lui sa che potrà propormi all’infinito i suoi trattamenti miracolosi ma che io non li farò mai, anche solo per indolenza e perché dal momento che entro non vedo l’ora di uscire, ma per lui credo sia un mantra quello di pronunciare le parole shatusssshhh o bioglossss o balayagggge.
La tinta la faccio a casa e se ieri sera aveste aguzzato la vista vi garantisco che quella sulla guancia non era una voglia di caffè ma un residuo che solo il tempo rimuoverà (e sappiatelo, quando mi rivedrete tornare normale, che non è stato un miracolo)…perchè io riesco a fare dei pasticci che mi costano moooolto più che fare la tinta dal parrucchiere, tipo sporcare asciugamani, tappetini e ogni cosa macchiabile mi si interpoli davanti in quella mezzora di posa, divano compreso.
Una volta sono riuscita anche a berla, la tinta.
Si, berla. E infatti un ridente mattino in cui avevo deciso di farmi figa perchè la sera avevo invitato un bel pò di gente a cena, mi faccio un hennè tinto nero che poi rabbercio malamente sotto una cuffia e sotto un km di cuki alluminio.
Poscia vado a fare colazione, destando non poco spavento nei familiari appena risorti dal letto e – trangugiando una tazza di thè – compio un movimento degno della Carrà che fa sì che in nanosecondo chinando il capo un blocco di hennè caschi dentro alla tazza e successivamente, ritirandolo su per bere l’ultimo sorso, io deglustisca thè nero all’hennè nero.
Schifo e raccapriccio. No, non voi, io…una cosa agghiacciante e infida, credetemi.
Cerco di prenderla sportivamente e continuo le operazioni mattutine e di preparazione dell’imminente cena, quando ad un certo punto mi arriva dritto un pugno sullo stomaco, una cosa come se l’EnolaGay avesse sganciato la sua offensiva, il cui fungo atomico repentinamente ripercorreva l’unica via di uscita verso l’alto. Seguono giramenti di testa e conseguente perdita dei sensi.
Vengo trasportata di corsa al pronto soccorso (dove sono solita trasferire i miei party con le amiche, a tale proposito potrei aprire un blog a parte) e lì, non riuscendo a liberarmi in alcun modo indotto, sento aleggiare nell’aria la proposta di una lavanda gastrica. La cosa non mi allieta, visualizzo meravigliosi campi color viola in Provenza che si trasferiscono nel mio antro gastrico…e finalmente in un eccesso di Rosemary’s Baby, mi libero proprio sulle gambe dell’infermiere (più avvenente) il quale davanti alle mie scuse e rincrescimenti rideva e mi diceva “signora, ma guardi che c’è da essere contenti, non si preoccupi per me, ci sono abituato”. E questa è una cosa brutta se ci pensate. Però garbatissima. E in certi momenti davvero consolante.
La seratona è saltata. Ovviamente.
Tra le prese per il culo degli amici che, rinviata la cena alla settimana successiva, a turno mi hanno mandato mail del tenore “e mi raccomando, non farti la manicure che ho letto cose terribili sui componenti dello smalto” o “senti, ma non sbatterti per la cena..veniamo dopo…E così, a titolo informativo, dove tieni il veleno per topi? Mica per caso sotto al lavandino vicino al sale”…and so on.
Evabbè, com’è come non è, mi han trattenuto fino alle otto di sera, con pinte di soluzioni iniettate nel braccio. Ogni tanto qualcuno passava e diceva “è già meno gialla” e io, forse anche solo per questo, da un parrucchiere cinese non credo ci andrò mai. Assamai torno gialla pure da lì.
Grazie a Meli che col suo entuTiasmo m’ha dato il là!
Si si…grazie anche a te Alex…
Il padre di una mia amica era riuscito a bere il Paraflù.
Ma non conoscevo nessuno che avesse bevuto la tinta 🙂
Grazie Gballs 😀
Bentornata! 🙂
Alexiei
bye scusa ma il papa de KL tuo amico mi batte! dai, almeno la tinta è nei paraggi della bocca…ma il paraflu come c è arrivato??? 🙂
Io proprio stamattina in una riflessione filosofica tendente all’anarchia mi sono detta di non voler essere schiava del ritocco e temerariamente cercherò di convivere con i miei capelli bianchi. Le tinte si sa fanno male a noi e all’ambiente, è vero c’è l’hennè ma anche lì trovarne di puro è un impresa. Grazie delle risate 🙂
io non ne nemmeno tanti di capelli bianchi ma proprio x questo pk lasciarli mi fa SX sciatta…un bel sale e pepe deciso lo troverei più elegante!
Io ho risolto il problema alla radice, li ho fatti cadere 😉
quando si dice soluzione radicale!
ehmm, io pero preferirei di no, con tutto lu rispettu! 🙂
ma, giusto per capire, quanto tempo fa?
circa tre anni fa, curioso!!! 😀
cioè, intendevo, prima di aprire il blog, giusto? 😛 😛 😛
ahahah! il blog come divisione temporale: un PB o DP… prima e dopo il blog! 😀
Io credo che tu sia già troppo avanti e ti sei detta: ” la tinta? direttamente nello stomaco, così i capelli ricrescono neri”. Magari bisognerebbe lavorare un pò sulla formula. Hai provato col nero di seppia nel cappuccino?
Meli
ma lo sai che mio suocero erano tornati i capelli neri bevendo ettolitri di Kefir?
Potremmo tentare! Se solo trovassi del kephir biologico! 🙂
(perchè non vorrei dovervi raccontare anche di quando bevvi del kefir di dubbia provenienza!!)
😀
Kefir????? Cos’è ?
M.
dei globulini che vanno messi nell’acqua e fermentano. Ci aggiungi prugne secche o fichi secchi e gli dai un gusto dolce..poi te ne bevi un lt e mezzo tutto il giorno…(ripeti per i gg successivi e via). A lui gli fece una mano santa!
http://www.greenme.it/spazi-verdi/dolce-senza-zucchero/1319-kefir-d-acqua-come-farlo-a-casa-e-i-suoi-benefici
…e pensare che c’è gente che si lamenta se trova un capello nel piatto.
e no? io adesso sono diventata un pò piu attenta a quello che mando giù…che prima avevo troppa fiducia nel prossimo! 🙂
Di tutto ho sentito sulla tinta, ma di qualcuno che l’ha bevuta ancora no.
Complimenti! Hai vinto il premio “novità buffe”! 😀
Grazie, almeno gli trovo un’utilità a tutta sta faccenda…. 🙂
E io che pensavo l’hennè fosse naturale.
devi! 😀
pellona e mm… ho invertito la mia risposta ai vs commenti! 🙂
scusa, posso ridere?
anche io…ma di quel naturale tipo cacca secca di gnu in polvere…nella fattispecie però più dell henne poté il pigmento chimico di nero.
🙂
Ahahah, scusami ma sono morta dal ridere! :))
ah ma sono la prima a capirti eh!! 😉
grandiosa 🙂
hai questo stile ironico-pasticcione che ti rende simpatica
ml
grazie ml!
oggi mi ci voleva un commento cosi carino!! 😀
E’ una situazione delicatissima. Se parli in modo scherzoso delle tue disavventure sanitarie non so se usare il tono scherzoso o serio.
Però vorrei far notare a tutti che il lato oscuro ormai è dentro di te…
(Divertente il pezzo, anche se parla di capelli)